top of page
Facebook Cover Photo.png
Immagine del redattoreSara Vergari

"Poeti italiani nati negli anni ’60. Letteratura come condizione", a cura di Francesco Napoli

L’antologia a cura di Francesco Napoli, Poeti italiani nati negli anni ’60 (Interno Poesia, 2024) fa luce su un ventaglio di poeti a noi contemporanei e per lo più ancora nel pieno della loro attività, che raramente però sono stati considerati come facenti parte di un unico corpo, di una generazione appunto, quella dei nati negli anni ’60. Sta qui dunque il tratto inedito di tale lavoro, che inserisce un saggio introduttivo degno delle novecentesche antologie d’autore, collocando gli autori selezionati in una ben precisa prospettiva storica, sociale e letteraria, nonché facendo appello ai capisaldi del genere antologico. Napoli mette ben in evidenza il contesto in cui tali autori si formano (anni Settanta-Ottanta), tra il boom economico e la crisi, tra la fine dell’ultimo movimento novecentesco, la Neoavanguardia, e la presenza ancora forte dei grandi Maestri. Sono anni di transizione importante per la poesia e la critica, che vede la fine del suo essere Istituzione. Di fatto la cifra caratteristica dei nati negli anni ’60, trovandosi in un crinale tra due secoli, è una sorta di smarrimento, una crisi identitaria, il senso di un vuoto da colmare. In ripresa della celebre Letteratura come vita di Carlo Bo e di quanto quella generazione aveva fatto, Napoli parla di “letteratura come condizione”, trovando in questi autori una “medesima idea di letteratura come argine al progressivo sgretolamento di una tradizione frequentata, di un campo (la poesia), di una lingua, di un ruolo del poeta (non più ideologico) per poter dire, raccontare la realtà in termini espressivo o artistici”. C’è dunque un fare comune che permette di identificare una coesione, un campo anche amicale che giustifica, al di là del dato anagrafico, la presenza di una generazione poetica. Napoli divide poi le sezioni in base a un altro fattore, quello geografico. L’asse culturale novecentesco Roma-Firenze-Milano si sfalda, venendosi a creare ulteriori centri di concentrazione culturale. Molto interessanti in tal senso solo allora le sezioni “Triveneto” con antologizzati Pierluigi Cappello, Stefano Dal Bianco e Mary B. Tolusso, “Poesia Alma Mater”, che mette in evidenza il ruolo da protagonista di Bologna tra Università e militanza, e infine “Effetto residenza”, che accende una luce sulla letteratura marchigiana con i poeti Alessandro Moscè e Salvatore Ritrovato. Le ultime due sezioni sono invece dedicate rispettivamente alla persistenza del dialetto con Edoardo Zuccato e della sperimentazione con Aldo Nove.


Francesco Napoli, Alma Poesia, Interno Poesia



Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page