Novità editoriale: "Amori & Disincanti" di Valerio Vigliaturo
Proponiamo alcune poesie tratte dalla nuova raccolta di Valerio Vigliaturo Amori & Disincanti (Transeuropa), uscita ufficialmente lo scorso 30 settembre.
C’è un’energia
toccata con mano ai Marocchi
dopo aver attraversato quel campo
non quella delle spighe
con il codice genetico mutato
che non si spezzano durante la trama
del disegno cosmico carico di significati
Neanche quella creata
da un asse o una fune
per amore della verità
lasciandomi a piedi
con la batteria dell’auto scarica
appena acquistata ma già in panne
È quella che mi attrae
a seguirti tra quei cerchi
mentre tu velocemente attraversi
quella strana rappresentazione
a forma di orologio a reazioni nucleari
fino all’uscita, quando ci ritroviamo
alla fine del nostro peregrinare
imprigionati insieme alle altre comparse
per un’intervista spaziale
È quella rivelata ai nostri occhi
e dalla tua presenza imprevedibile
mentre prima di lasciarti andare
cerco il tuo contatto
e stringo intensamente la tua mano
quelle dita affusolate
come tentacoli emozionali
In quell’attimo fatto di brevi secondi
c’è tutta la poesia e la vita
alle nostre spalle e davanti
Finalmente sono passati i popoli
caduti i templi, le dinastie
sono rimaste le rovine
di Cuzco, Machu Picchu
e i disegni di Nazca
ma noi ci siamo ricongiunti
*
Ingenui gli adulatori del caso
mentre sono intenti a sconfessare
le prove lampanti sulla creazione
credono invece ciecamente
al destino, la fatalità degli incontri
l’interpretazione dei sogni
le vincite all’Enalotto
le macchinette e la roulette francese
e se ne stanno a bordo di una piscina
ologrammi piatti bidimensionali
a bere stucchevoli cocktail
di brodi primordiali
*
Un giorno racconteremo le ferite
ci saranno passi cadenzati
nessuno busserà alla porta
intanto portati avanti
destreggiati nel tuo cammino
I vicini hanno chiuso le saracinesche
al mattino il gallo dorme
il panettiere gioca a carte
e c’è una puttana di silicio
che usi e getti nel cestino
Nessuno lavorerà più
con un microchip cibernetico
e il sindacalista sessantottino
la smetterà di rubarti il destino
le macchine saranno schiave
un algoritmo ci seppellirà tutti quanti
nella litania degli ognissanti
Nella democrazia della conoscenza
riscalderemo la stessa semenza
saremo colti e informati
tutti tuttologi del sapere
critici d’arte e scrittori
Ma il poeta del mondo prega Dio
che tutto ciò non avvenga
lui si salverà, gli altri alla gogna
Jimi Hendrix si rivolterà nella tomba
o sarà clonato insieme a John Travolta
Arriveranno anche loro e diranno
vi distruggeremo o riprogrammeremo
perché vi abbiamo inventato noi
e la Terra sarà un’oasi felice
o brucerà come già è bruciata Troia
quando entrerà il cavallo
per le arterie e le sinapsi
sarà come l’eroina negli anni ‘80
un viaggio lisergico
per quelli della mia generazione
gli ultimi a tracannare
oro, incenso e mirra
facendosi ognuno una propria opinione
in questo bagno di ossessione
*
Nel mare e nel cielo elettrico
basta un nulla per scatenare
gli animi suscettibili
Tensione e stupore
si tagliano con un coltello
nell’attesa spasmodica
mareblu, cieloblu
Tutta la spiaggia è attonita
ombrelloni richiusi
sdraio riposte
ma la roccia del faraglione
è sempre stabile
nel tempo incerto
di relazioni burrascose
Quando tornerà il sereno?
Non dubitare
domani ci rifaremo
a Portovenere
in quella grotta Arpaia
su quelle rocce selvagge
che Lord Byron
attraversò temerario a nuoto
per raggiungere a Lerici
i coniugi Shelley
mentre oggi
i giovani trappisti
sfidano la morte
tuffandosi indomiti
Valerio Vigliaturo, scrittore e cantante jazz. Ha intrapreso il suo rapporto con la scrittura da adolescente componendo versi poetici non ancora pubblicati e diverse canzoni pubblicando nel 2008 l’album Il momento giusto (Tomato Records/CNI music), esibendosi in concerti, rassegne, festival. Dal 2004 è direttore del Premio InediTO - Colline di Torino. Dalla parte opposta è stato il suo primo romanzo pubblicato nel 2018 da Augh! Edizioni con cui si è aggiudicato lo stesso anno il Premio Carver e nel 2019 il Premio Nazionale di Poesia e Narrativa "Alda Merini" e il premio della critica al “Milano International”.
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