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Immagine del redattoreAlessandra Corbetta

Nota di lettura a "Poesie future" di Carla Malerba

Poesie future (Puntoacapo Editrice 2020) di Carla Malerba è una raccolta che ci costringe a riflettere sul senso del tempo, proprio in un momento nel quale il tempo pare sfuggirci di mano e in cui ci troviamo a essere costantemente in ritardo rispetto a un mondo che sembra muoversi con un ritmo diverso dal nostro. La realtà pandemica, infatti, ha modificato il tempo percepito e il tempo vissuto, portando a una rilettura del passato e alterando significativamente la costruzione di prospettive per il futuro. Malerba, che realizza la raccolta prima del dilagare del virus, appare, in questo senso, preveggente e predittiva, dal momento che costruisce una circolarità lenta dove quello che sarà è una continuità di ciò che è stato, perché nulla può essere creato dal niente ma tutto viene generato da qualcosa, altro da sé, dando vita, in questo senso, a uno stacco netto rispetto all’iperpresente ultracontemporaneo. In effetti, Poesie future è tutta giocata sull’alternanza tra kairòs e krònos, nella quale l’occasione puntuale è data dall’appuntamento con il ricordo, mentre il fluire del tempo dalla giustapposizione nell’oggi di quello che è stato ieri o potrebbe essere domani; l’opera di Malerba racchiude episodi della sua infanzia libica, della giovinezza e dell’adultità italiane, a dimostrazione che le dinamiche cronologiche sono anche e sempre relazioni con i luoghi, con gli spazi che occupiamo e dai cui ci facciamo abitare. Il tema della memoria, dunque, si manifesta in quest’opera come esperienza di incontro tra l’io lirico e la sua immagine passata, riscattata dalla poesia che, al posto di annullare l’esistenza trascorsa, dà a questa possibilità di ritorno all’interno di quella attuale.

Nelle quattro sezioni che compongono la raccolta, Straniamenti, Dove nulla si perde, Se vuoi ti cerco e Ritorni, Malerba, con coraggio, mostra il peso del tempo e il dolore per le assenze, con le quali il suo scorrere ci porta inevitabilmente a dover convivere; nonostante ciò, però, Poesie future resta una raccolta dalla prospettiva aperta e dal respiro ampio, perché la rimembranza e l’amore sanno ancora fare resistenza e, forse, vincere sui vuoti scavati dal passare delle nostre ere personali.



Oggi nessun paese

ho nel mio cuore.


Di colonne stagliate

su azzurri di acque e di cieli,

di strade segnate dai millenni

era ricca la mia terra.


L’allegria dei giorni

spenta

da insani fragori di guerra,

dolente,

annichilita

è la mia terra.


Oggi nessun paese

ho nel mio cuore.

(Alla terra di Libia)


*


Oggi si dispiegano i giorni

uno sull’altro

come fogli caduti d’almanacco.

Guardo quella finestra

da cui un lembo di tenda

appena si intravede.

Gli oleandri che amava son sfioriti

la sedia sul balcone si scolora

e la vestaglia rossa abbandonata

nell’ombra della stanza

più non dice.


*


Mi sfugge

l’essenza del tuo sguardo arcano,

ragazza che sei me

nel protratto tempo delle attese.


Di estati e di amori

alimenti i tuoi ritmi

e di ogni creatura

disegni i contorni

così come facevo

quando dall’anima mia

emanavano tripudi d’esultanza


e negli altri,

come fai ora,

vedevo proseguire il disegno,

il sogno incompleto

che diventa aurora

nel preciso momento

in cui il fuoco ravvivi.


Mi confonde la tua aria da vestale,

il calliopeo sfiorarti della vita.


*


Chi mai un giorno

verrà con me

per condividere

suoni sconosciuti

di terre d’acqua,

di picchi montani?


Solo tu,

anche se temi l’infinito.


I tuoi occhi

guardano nel buio,

scrutano gli inverni,

sognano tepori tropicali.


Stagioni di incombenze diverse

ci attendono,

ore scandite da un fare cercato

che rischiari le nebbie

e ci conduca al punto di arrivo.


Così, presto si fa sera.


Carla Malerba è nata in Africa Settentrionale e dal 1970 risiede in Italia. A Tripoli, sua città natale, ha frequentato il Liceo Scientifico Dante Alighieri e ha pubblicato i suoi primi versi su quotidiani locali. Iscritta alla Facoltà di Lettere Moderne a Catania, deve interrompere gli studi a seguito di eventi politici legati al suo paese d’adozione. Si laurea nel 1986 presso l’Università degli studi di Siena con una tesi sulla poesia per l’infanzia. Ha insegnato materie letterarie ad Arezzo, città nella quale vive tuttora. Ha pubblicato cinque raccolte di poesie: Luci e ombre (Arti Tipografiche Toscane 1999); Creatura d’acqua e di foglie. (Ed. Calosci 2001); Di terre straniere (Ed. La Vita Felice 2010); Vita di una donna (Ed. La Vita Felice 2015); Poesie future (Puntoacapo Editrice 2020). Sue poesie sono presenti anche in diverse antologie e proposte su svariati blog di poesia. Ha ricevuto riconoscimenti per la poesia inedita in alcuni concorsi nazionali.

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