Gli inediti di Caterina Golia
In questi inediti asciutti, ridotti all'osso della parola, Caterina Golia tenta la fusione con gli elementi della natura, prova a bilanciare la costante dualità luce/ombra per ritrovare se stessa, per ricollocarsi dentro lo spazio della quotidianità dopo avere attraversato l'universo con il gesto poetico. I vuoti, gli anfratti cavi e curvati dalla fatica sembrano però vertere verso un nuovo inizio, perché se è vero che la notte non smette mai di arrivare, anche l'alba non cessa di fare il suo ingresso. E di immettere nuovamente la promessa del giorno.
STANCHEZZA
Ecco che sorge il sole,
ma è stanco; non può
ostinato, il suo raggio
sciogliere questo ghiaccio.
INCOMPLETEZZA
Non combatto se non
me stessa, i fantasmi
del passato che mi ordinano:
tu non puoi crescere.
Così tale io resto
o mi credo: un fiore
ancora germoglio, un frutto
eternamente acerbo.
QUESTE NOTTI INFINITE
Ritorna il dolore di sera
come fosse un appuntamento.
Mi viene accanto a passo lesto
sussurrandomi: tu sei questa.
Il tuo destino è degno
figlio della notte;
non avrà fine,
non sorgerà per te un’alba.
LA PARTENZA
Questo è l’ultimo viaggio
che si impone di salvarmi.
Via da qui: dalle macerie
lasciate da tempo, abbandonate
nella speranza che un giorno
diventassero polvere.
Invece restano a fissarmi
dall’angolo, con occhi
sbarrati, e le sento
dirmi: eccoci, siamo ancora qui
esattamente come te.
SPERANZA
Non credetti un solo attimo
a quelle ombre notturne,
minacciose davanti a me.
Passata la notte,
mi veniva sussurrata
la promessa del giorno.
Caterina Golia è nata l’1 febbraio 1999 a Portogruaro, in provincia di Venezia. Studentessa, da sempre appassionata di fotografia e scrittura, partecipa con alcuni autoritratti alla sua prima mostra collettiva nella primavera 2018. La prima vittoria nel campo della poesia, nella quale si cimenta da quasi tre anni, arriva durante la prima pandemia da Covid con un testo sulla speranza.
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