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Immagine del redattoreAlessandra Corbetta

Gli inediti di Alessandro Dall'Olio

Alessandro Dall’Olio, come questi suoi versi dimostrano, non teme di chiamare le cose con il proprio nome; eppure, tale processo di nominazione, non si adagia nell’essere un espediente poetico o un pretesto formale, bensì diviene lo strumento per smuovere all’azione, per invogliare a fare in maniera concreta. Partendo da contesti e oggetti familiari (la riva, la bicicletta, la tazzina del caffè), Dall’Olio, in una sorta di ripresa della filosofia delle piccole cose, invita alla consapevolezza del potenziale umano nella sua migliore accezione. Non c’è esaltazione della tracotanza né un disconoscimento dei limiti: gli inediti di Dall’Olio cercano, con convinzione, di scuotere dal torpore, di ritrovare, dentro la nebbia delle menti, la visione lunga.



Il lupo


Si apre spontanea prima di ogni parola,

la vita ha più fantasia di noi

e dell’assurdo di cui siamo fatti.


Le affinità che credevamo

sono emigrate da tempo senza lasciapassare,

noi preghiere di fedeli:

piedi in terra e sommità in cielo.


Limitati a prudenti giri in canotto

vicino a riva, abbiamo diviso

le pigioni e pochissimi amici

in cambio di quattro magliette piegate.


La consapevolezza è un lupo ritardatario

e quando arriverà alla porta

con una spallata e un soffio

la tirerà giù e i piccoli porcellini

capiranno di aver confuso

privilegio con condanna.


Surplace


Un posto nostro e nuovo

sorge a ogni piccolo

colpo di pedale.


La catena del dovere non cade,

e quell’insensato dolore

potrebbe agguantarci di nuovo.


Amo chi dissolve

i limiti

alla prima discesa.


Amo chi con tocco leggero

di manubrio gira la bici

verso la direzione del sole.



Interno


La casa è accesa

dalla lampada sull’ingresso,

la cucina dall’odore

del fornello appena spento.

Sul fondo della tazzina

c’è tutto quel dolce finale di zucchero scuro.

Una vita raggiustata

poco prima del precipizio.


Alessandro Dall'Olio è giornalista, poeta e scrittore. Ha pubblicato le raccolte di poesie Non ho urla in me, Il senso di questo stare, Ciò che non scombina la quotidianità non è mai un inizio, e il libro Il ballerino nell’albero. È Presidente della Cooperativa dello Spettacolo e del TaG-Teatro a Granarolo. Ha scritto, ideato e diretto spettacoli di testi poetici e danza. È ideatore e direttore artistico di DialogArti, il primo festival di forme artistiche legate dalla poesia. È consulente artistico del Teatro degli Angeli di Bologna; collabora con la libreria indipendente Biblion; è uno degli autori di ind.A.co Collettivo Autori Indipendenti; è uno degli autori di Metabox.zone. È ideatore e organizzatore delle rassegne “Portici Poetici” e “Si fa presto a dire poeti”. È ideatore del progetto “Uomini che amano le donne”, contro la violenza sulle donne.

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