Gli Assaggi di Alma: "Feriti dall'acqua" di Pietro Romano
Continuano le proposte del nuovo spazio di Alma Poesia "Gli Assaggi di Alma": qualche testo estrapolato da raccolte per noi interessanti che verranno recensite, nei mesi successivi, sulle nostre pagine, ma che già a partire da ora, con questa forma, possono sedimentarsi nelle nostre lettrici e nei nostri lettori.
"Gli Assaggi di Alma" ospitano oggi Pietro Romano con il suo Feriti dall'acqua (peQuod, 2022).
III.
Era per il riverbero degli anni
fingere una luce ferma, sequenze
di istanti nel riflesso
di un forse che anneriva le palpebre:
la polvere è sacra.
VIII .
Cani a valle, le nubi escoriate
nel freddo di sempre. Puoi ancora
sentire il gheppio che svola scoprendo,
prima e dopo lo sparo,
l’urlo dentro la nebbia,
il tempio del croco e del grano dove
sono disparse le ossa del nonno.
XI.
È nelle sere autunnali la via
in cui ricordo chi sono. La mente
oscilla lungo un rivo di fango,
si sporge quanto basta per sentire
il legno morto a un passo dalla luce.
Una panca vuota non è attendere.
Uno stormo di rondini che migra
non è ancora. Laggiù il presente
si arena, senza doni.
XV.
Esporsi al vento, stare fra gli stormi
di uccelli che fendono il cielo.
Così si vive: lentamente il passo
nell’aria, la scrittura
tra nuvole colme di lontananza.
XVIII.
Dire a occhi chiusi,
come specchi contesi
alle feritoie del tempo, cos’è
l’incandescenza sui volti, il buio
nella loro eco, l’ombra sul pane
che visita il nostro tempo minimo.
Pietro Romano (Palermo, 1994) si è laureato in Italianistica presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna con una tesi su Nino De Vita. Ha pubblicato alcune raccolte poetiche, tra le quali Fra mani rifiutate (I Quaderni del Bardo, 2018) e Case sepolte (I Quaderni del Bardo, 2020- pref. di Gian Ruggero Manzoni, postfazione di Franca Alaimo), quest’ultimo classificatosi tra i libri finalisti del Premio Mauro Prestigiacomo. I suoi versi sono stati tradotti in russo («Мой дом — до молчанья», “La mia casa è prima del silenzio”, Free Poetry, 2019, con pref. e traduz. di Olga Logoch, collana di poesia italiana a cura di Paolo Galvagni, traduzione di Fra mani rifiutate), greco, catalano e spagnolo, e inseriti nell’antologia Le parole a quest’ora (Free Poetry, 2019, a cura di Paolo Galvagni).
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