Commento a "Telepatia" di Gian Mario Villalta
La telepatia è un fenomeno non ancora riconosciuto scientificamente per cui due persone lontane si suppone riescano a essere collegate dallo stesso pensiero o emozione, pur se in luoghi differenti. Nella nota posta in chiusura alla raccolta Gian Mario Villalta scrive: «quando un team di neuroscienziati scoprirà i neuroni-telepati non si dimentichi che la poesia lo sapeva già» e a seguire cita i famosissimi versi tratti da I sepolcri di Ugo Foscolo riguardanti «la corrispondenza d'amorosi sensi». Il tema principale della raccolta sembra essere il tempo nel suo scorrere, il modo in cui viene speso tra le persone, tempo che modifica i paesaggi, i luoghi. I versi si muovono non solo sul piano temporale: viaggiano liberi tra sentimenti intimisti e l’autore ci svela della madre o della felicità di sua figlia e della telepatia che è un’esplorazione in versi in più dimensioni temporali e materiali, magia che è data solo alla poesia.
(Dalla sezione “Telepatia”)
II
Quando ti penso, perché
so che un esistere vero
è dove mi porta a te,
a me ti porta, il pensiero?
Pure se nulla afferro, nulla è,
cosa tra cose, corpo tra corpi, perché
occupi spazio, profumi, sei causa
di decisioni, e rinunce: lo sai che non posso
chiedere, né avere altra risposta – eppure
sei tu che parli, fai l’amore
e la morte?
da Telepatia (LietoColle - Pordenonelegge Collana Gialla Oro, 2016)
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