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Immagine del redattoreAlessandra Corbetta

Anteprima editoriale: "Quinto quarto" di Alessio Verdone

Proponiamo alcune poesie tratte dalla nuova raccolta di Alessio Verdone Quinto quarto, in uscita per Edizioni Ensemble.


La prefazione è a cura di Paolo Giovannetti, con una nota di Massimiliano Cappello.


La parola arrivava filtrata

dalle voci era tutto un bisbigliare

sbruffonesco era dire se va be’

ma come fa e dove e poi si sa

era solo una notizia gossippara

di un giorno insensato di novembre

o dicembre non ricordo

in cui niente era accaduto di sicuro.


*


È qualcuno è nessuno

è finzione.

Insetto nel discorso

è nonpersona

che si fa narrazione.

E al parlargli scompare.


*


Sparire sarebbe meglio per noi

adesso, e lasciare lo spazio del ricordo,

ritornare dove abbiamo aspettato

di partire, dove abbiamo rincorso

un respiro, quando un soffio d’aria

era tutto lo sforzo nel mondo, quando

dovevamo urlare per capire di essere

presenti, e ogni nostra azione era guidata,

per noi, dalla forza dell’istinto.

Sarebbe meglio per noi retrocedere ancora,

e addentrarci nel non-luogo dell’assenza. Da lì,

emettere un segnale inudibile e, poi,

tacere per sempre.


V.


Specchiati nella rugiada

mi hanno detto – non li vedi

gli squarci i collassi

che ti costellano l’anima?

Sanali per sanare colmali

per comunicare – infine

specchiati nella rugiada

vedi la rugiada – non fermarti

al riflesso in te della rugiada.


Alessio Verdone (Caltanissetta, 1995) è attualmente dottorando di ricerca in Visual and Media Studies presso IULM e in Literary Studies presso Universiteit Gent. Ha pub­blicato la raccolta poetica Le con­traddizioni (Transeuropa, 2020) Alcuni suoi testi sono stati raccolti in Distanze obliterate. Generazio­ni di poesie sulla rete (Puntoacapo, 2021).



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