EMANUELE ANDREA SPANO è nato a Novi Ligure il 4 novembre 1983.
Si è laureato a Pavia in Lettere Moderne sotto la guida di Clelia Martignoni e successivamente ha discusso una tesi di dottorato a Padova sulla lirica giovanile di Alessandro Parronchi, come allievo di Silvio Ramat. Sempre su Parronchi, ha pubblicato uno studio apparso sulla rivista «Forum Italicum» e ha curato il volume Riappari in forma nuova. Un autocommento inedito di Alessandro Parronchi (Mauro Pagliai, 2012). Ha curato, insieme a Davide Ferreri, le antologie Poesia in Piemonte e Valle d’Aosta (Puntoacapo, 2012) e Poesia in provincia di Alessandria (Puntoacapo, 2014) e, insieme a Mauro Ferrari e a Vincenzo Guaracino, il Fiore della poesia italiana vol. 2 – I contemporanei (2016). È redattore della casa editrice Puntoacapo, per la quale ha curato numerosi titoli di poesia contemporanea, è stato nella redazione dell’almanacco della poesia italiana Punto ed è stato membro della giuria di alcuni premi di poesia nazionali.
Insegna materie letterarie negli istituti superiori di secondo grado.
Nel 2018 ha pubblicato la sua raccolta d’esordio La casa bianca (Puntoacapo).
Dice della poesia: «La poesia, più di ogni altra forma di espressione, ha il potere di trascinare sulla pagina con violenza l’interiorità di chi scrive e di obbligare il lettore a specchiarsi in quell’abisso aperto dalle parole. Eppure scrivere poesia non vuol dire confessarsi, né rovesciare il proprio “io” sul foglio perché non esiste poesia se non si realizza una comunione esatta tra ciò che si dice e la scrittura stessa, se non si compie la fusione tra il significante e il significato. E allora anche la singola parola, in tutta la sua nudità, può divenire un mondo.»