«I segni che lasciamo si prolungano nel tempo per entrare in altre menti»: recensione a "Natura" di Roberto Cescon
«Biografie di lampi»: recensione e "Corpi solubili" di Mario De Santis
«Una volta almeno dovremmo girarci per guardare indietro»: recensione a "Vivi al mondo" di Daniela Attanasio
Le Antichità di Alma (appuntamento n°10)
Le Antichità di Alma (appuntamento n°9)
Recensione a “I corpi che non ci calzano mai a pennello" di Daniel D. Marin
Nota di lettura a "Queer negro blues" di Langston Hughes
«In nessun luogo, in tutti»: recensione a "Di casa in casa" di Yael Merlini
«Gli altri tramutati altri»: recensione a "Estranea (Canzone)" di Maria Pia Quintavalla
«Il nostro canarino è tenace»: recensione ad "Appese a un chiodo ma vive" di Alessia Bettin
Le antichità di Alma (appuntamento n°8)
«Una rondine dipinta / che non ha dove tornare»: recensione a "Vista parco" di Manuel Lantignotti
«Invii delle cartoline interstellari»: recensione a "Corea" di Vittorio Parpaglioni Barbieri
«C’è un cane che abbaglia»: recensione a “Voce del verbo mare” di Simone Consorti
Le antichità di Alma (appuntamento n°7)
«Mangiare l’erba solo per conoscerne il sapore»: recensione a "L'ira notturna di Penelope", A. Sica
«Sognerò pulcini e comete»: recensione a “La gioia delle incompiute" di Rita Greco
Le antichità di Alma (appuntamento n°6)
«Il tuo nulla non ha niente di personale»: recensione a "Autopsia (reiterata)" di Dario Talarico
Nota di lettura a "Quarta stella" di Gisella Genna