ALESSANDRA CORBETTA è nata a Erba (CO) il 4 dicembre 1988.
Si laurea prima in Economia e Amministrazione d'Impresa e poi in Comunicazione per l'Impresa, i Media e le Organizzazioni complesse. Consegue un Phd in Sociologia della Comunicazione e dei Media, un Master in Digital Communication e un secondo Master in Storytelling. Oggi lavora come docente a contratto presso l’università LIUC-Carlo Cattaneo e collabora con l’azienda informatica TTY CREO. Ha fondato e dirige il blog Alma Poesia (www.almapoesia.it), con il quale ha anche curato la pubblicazione del volume Distanze obliterate. Generazioni di poesie sulla Rete (Puntoacapo Editrice 2021). Collabora con il blog spagnolo di letteratura e poesia Vuela Palabra, scrive per il giornale online Gli Stati Generali e per UniversoPoesia – StrisciaRossa; per Rete55 conduce la rubrica “Poetando sul sofà”, dedicata a grandi autori della poesia italiana. Per Puntoacapo Editrice codirige la collana di poesia per opere prime Controcorrente e per Industria & Letteratura la collana saggistica La memoria di Adriano. Sue poesie sono presenti in diverse antologie e tradotte anche su riviste straniere. In versi ha pubblicato Corpo della gioventù (Puntoacapo Editrice, 2019) ed Estate corsara (Puntoacapo Editrice, 2022), mentre la sua ultima produzione saggistica è Corpi in rete. Rappresentazioni del sé tra visualità e racconto (Libreria Universitaria, 2021). Il suo poemetto "Sempreverde", con prefazione di Umberto Fiori, è contenuto nel XVI Quaderno di poesia italiana contemporanea (Marcos y Marcos, 2023). Tutta la sua attività è consultabile sul sito www.alessandracorbetta.net.
Dice della poesia: «Per me la poesia è sguardo profondo e attento sul mondo esistente fuori e dentro di noi, che attraverso lo strumento della parola ci torna indietro potenziato e capace di restituirci un'altra volta il già vissuto. Inoltre la poesia è il luogo del tempo, l'unico spazio possibile in cui la durata sospende la sua corsa forsennata verso una fine: nella poesia possiamo sempre avere vent'anni, i nostri cari vivono in eterno e ogni istante può rimanere lì, esattamente dove l'avevamo lasciato un attimo prima.»